I libri sono valigie. Ci permettono di viaggiare ovunque. Dentro c’è tutto quel che serve alla mente per avventurarsi in terra incognita, e meravigliarsi di scoperte continue. Leggere è camminare dentro le geografie e i paesaggi simbolici di chi ha scritto qualcosa per travasare un pezzo della sua immaginazione a qualcun altro. Quando poi si viaggia nella geografia del pianeta, quella fatta di terra e mare veri, il libro viene chiuso in valigia come dentro una matrioska. Viaggiare senza leggere è come leggere senza viaggiare. Le due cose sono inscindibili: la bellezza di sovrapporre la scoperta mentale a quella della scoperta geografica diventa una doppia avventura.