DELIO FOIS

Delio Fois è conosciuto da tutti come l’architetto ingegnere. Il suo curriculum è formato da una sequenza di eventi e riconoscimenti che – per un felice parallelo – fanno della sua vita professionale la più brillante delle sue opere. Poco dopo la laurea già insegna Tecnologia delle Costruzioni all’Istituto Castellamonte di Torino e, dal 1974, è Professore di Statica e Tipologia Strutturale con una cattedra presso la Facoltà di Architettura del Politecnico. Nel 1984 vince il concorso per il ruolo di Professore Ordinario di II fascia nella disciplina di Consolidamento e adattamento degli edifici, diventando titolare dell’omonimo corso presso la stessa Università. Dal 1996 al 2004 è titolare del Laboratorio di Restauro Architettonico, con un indirizzo specifico sul consolidamento strutturale degli edifici.

Sopra: schizzo per il progetto avveniristico di una villa al mare in Sardegna, risalente al 1967, firmato dal prof. Fois. Nell’immagine d’apertura: prospettiva della Mole Antonelliana – un disegno del 1962, eseguito ai tempi dell’Università.

Nella sua lunga carriera, il Prof. Delio Fois ha curato più di 110 tesi di Laurea in architettura, e ha scritto la maggior parte dei testi universitari che sono, ancora oggi, considerati il punto di riferimento per gli aspiranti architetti. La sua capacità di tradurre concetti e calcoli complessi in formule chiare e comprensibili, ha fatto di ogni suo libro un classico intramontabile. I suoi manuali sono presenti negli scaffali di ogni professionista, sempre pronti a offrire spunti di consultazione tecnica e soluzioni ai problemi del costruire. La sua passione per la materia gli ha fatto approfondire le relazioni tra la componente strutturale e la forma in architettura. Fois ama la materia viva, e per questo ha scelto di alternare la parte didattica a quella professionale, così da trasferire ai suoi studenti una teoria arricchita dall’esperienza concreta, maturata sui grandi progetti.

L’attività del Professore, Architetto e Ingegnere copre mezzo secolo di interventi e incarichi di alto prestigio. Il suo curriculum riempie 6 pagine, fitte di lavori, calcoli, interventi e consulenze; sarebbe qui impossibile condensare, in un articolo, tutto quello che egli ha realizzato nell’arco della sua carriera.

Vogliamo qui offrire un tributo al Professore, e un sincero ringraziamento per il suo prezioso contributo allo sviluppo di un importante progetto – la Giraffe Chair – che egli ha seguito, passo dopo passo, fino alla messa in opera. La Giraffe Chair è una sedia che offre lo stesso punto di vista di una giraffa. La struttura, alta dieci metri, e interamente costruita in teak e acciaio, ha presentato non poche sfide in termini di stabilità, elasticità e resistenza agli elementi esterni.

Nelle immagini sopra: schizzi preparatori per la Giraffe Chair. Il prof. Delio Fois pensa con la matita in mano, improvvisando sulla carta soluzioni e calcoli con una rapidità sorprendente. Sotto: i suoi prospetti dei giunti sferici per la Giraffe Chair, finalizzati al computer in ogni dettaglio.

Delio Fois ha aiutato Owan a risolvere i punti critici del progetto, offrendo innumerevoli spunti e geniali soluzioni. Il risultato finale è una struttura architettonica di grande armonia, unica nel suo genere. La Giraffe Chair è il prodotto simbolo di Owan perché condensa, nel suo slancio verso l’alto, la filosofia di distacco dell’uomo dal suo mondo artificiale e virtuale, e volta al recupero della natura come contenitore aperto dei valori di sempre: spazio, quiete, natura, contemplazione.

Il prof. Delio Fois, in un anno di incontri per lo studio e progettazione della Giraffe Chair, ha stabilito con Owan un legame di stima e affetto profondi, diventando un amico oltre che un mentore. Col tempo, i meeting di lavoro si sono trasformati in pranzi all’aperto, dove abbiamo gustato le prelibatezze della cucina piemontese accompagnata dai nobili vini delle Langhe, ascoltando i racconti del professore: storie affascinanti di un mestiere ma soprattutto storie di vita, che ci fanno rimpiangere un mondo colto ma non ostentato, audace e gentile al tempo stesso, e appassionato della vita– proprio come l’architetto ingegnere, e caro amico, Delio Fois.